Il tempo fiabesco è indeterminato. La sua misura ha l’indeterminatezza della leggenda (C’era una volta…) o del rito (un viaggio dura: sette anni sette mesi, sette giorni , sette minuti). Tra le fasi dell’azione intercorrono quantità di tempo indefinite.
(ii) Il luogo fiabesco non è identificabile. Ha una topografia intermedia tra il noto e l’ignoto. I personaggi fiabeschi si muovono tra le strade e le piazze note delle città, ma anche tra le pianure e i castelli .
Persone fiabesche. I personaggi della fiaba hanno nomi e caratteri che non dicono nulla sulla loro identità, ma segnalano una posizione nella gerarchia dei ranghi: signore, principesse, villani, mercanti.
(ii) Trasformazione. La trasformazione prevede il sofferto distacco da uno status negativo (la povertà, la solitudine, la bruttezza, la vecchiaia), una prova e la ricomposizione di uno status positivo (la ricchezza, il matrimonio, la bellezza, la gioventù). Ogni racconto si articola su uno schema che prevede un conflitto, una prova e un mutamento di status.