IIIDS
Il celebre disegno di Leonardo da Vinci “L’uomo vitruviano” che rappresenta la perfezione dell’uomo inscritto in un cerchio e in un quadrato, è sovente utilizzato come icona dell’umanesimo.
Approfondimento
UN MONDO IN MOVIMENTO: IL COMMERCIO
COMMERCIO: attività di intermediazione nello scambio delle merci con denaro o con
altre merci; lo scambio stesso, e l’insieme degli scambi.
http://www.garzantilinguistica.it/ricerca/?q=commercio
Commerciare è la cosa più umana che ci sia
La globalizzazione è iniziata con l’alba dell’uomo. Fin dalla
preistoria l’umanità ha varcato deserti e mari per raggiungere
o portare mercanzie, e assieme ad esse piante da coltivare
e animali da allevare. I commerci hanno aperto rotte
e scoperto continenti, hanno mescolato razze ed ecosistemi.
Spesso un pugno di semi o una coppia d’animali trasportati
dai mercanti per migliaia di chilometri hanno cambiato il volto
al pianeta, creato o fatto crollare imperi.
Adam Smith scrisse che l’uomo ha un’intrinseca «inclinazione al commercio, al baratto e allo scambio di una cosa per un’altra», e che questa fortunata tendenza non è altro che la natura umana,
sulla quale «non è compito del nostro presente argomento di indagare». Tuttavia poche ricerche storiche sono in grado di rivelarci altrettanto del mondo in cui viviamo quanto quelle che hanno per
oggetto le origini del commercio mondiale, a patto di saper porre le domande giuste. (…) Se gli altri animali, in particolar modo i primati, condividono il cibo e si puliscono reciprocamente, lo
scambio sistematico di beni e servizi, in particolare su lunghe distanze, non è stato osservato in nessun’altra specie all’infuori dell’homo
sapiens.
La «globalizzazione», dunque, non è stata un evento singolo e neppure una sequenza di eventi, ma un processo che si è sviluppato lentamente per un lungo, lunghissimo periodo di tempo. (…) Passo dopo passo, cominciando con piccoli carichi di pregio agli albori della Storia documentata, allargandosi gradualmente al traffico di merci più ingombranti e deperibili, i mercati del Vecchio mondo sono diventati sempre più integrati. Con le prime spedizioni nel Nuovo mondo il processo subì un’accelerazione. Le imponenti navi container, i jet, Internet e una rete di distribuzione e produzione sempre più globalizzata non sono altro che ulteriori sviluppi evolutivi di un processo in atto da cinquemila anni.
William J. Bernstein
http://www.storiainrete.com/wp-content/uploads/2010/03/6-pdf-60-65-storia-del-commercio.pdf
Le origini del commercio risalgono a varie migliaia di anni prima di Cristo e sono da collocarsi nell’area tra Asia e Africa popolata da sumeri, assiri, babilonesi ed egiziani. Dopo che tra il III e il II millennio a.C. il Mar Egeo aveva visto emergere importanti flussi di scambio, nel XII secolo si ebbe l’inizio della ascesa del primo grande popolo commerciale dell’antichità, i fenici, che costruirono i loro maggiori centri ad Acri, Tiro, Sidone, Cartagine. I fenici, grandi esploratori, erano in grado con le loro navi di organizzare il trasporto a notevoli distanze. Ai fenici fecero seguito a partire dall’VIII secolo le città ioniche dell’Asia minore e i greci. La distruzione nel 146 a.C. di Cartagine, grande centro commerciale, indusse i romani, fino ad allora poco sviluppati nelle arti marittime, a diventare un popolo, oltre che agricolo, anche commerciale. Nell’antichità il commercio si svolgeva combinando il trasporto marittimo con quello animale. Il commercio internazionale tra Europa e Asia per quanto riguardava i beni di lusso era essenzialmente alimentato dalle esigenze delle classi elevate.Ma l’insufficienza alimentare di Roma, che costruì il proprio porto principale a Ostia, costituì un fattore importante nell’espansione del commercio relativo soprattutto all’importazione di grano, specie dall’Egitto. Il crollo dell’impero romano, le invasioni barbariche e la sparizione o il grande restringimento dell’economia monetaria in Occidente determinarono una caduta drastica del commercio a lunga distanza, che mantenne il suo centro nel Mediterraneo orientale e nell’impero bizantino. Perché in Occidente il commercio potesse rifiorire fu necessario attendere la ripresa dell’economia nel tardo medioevo. Fu quello il periodo anzitutto dell’emergere delle repubbliche marinare italiane e in primo luogo di Venezia e di Genova, le cui flotte diventarono il veicolo della rinascita commerciale in Occidente in direzione del Medio Oriente. Si affermarono anche centri produttivi e finanziari come Milano, Firenze e Lucca. http://dizionaripiu.zanichelli.it/storiadigitale/p/percorso/62/1697/i-comuni-e-le-repubbliche-marinare-commercio?sect=1
Il mercante è colui che esercita la mercatura, attività di lavoro umana che prevede come azione principale l'acquisto e la vendita (ad un prezzo maggiore) e spesso il trasporto e la distribuzione di un determinato bene o prodotto. Questa figura professionale è legata concettualmente al commercio.
La figura del mercante già nota fin dall'antichità diventa importantissima durante il medioevo ed il rinascimento. Il mercante "sopravvive" fino ai giorni nostri evolvendo in figure più specializzate che si occupano di una o al massimo due fasi delle attività del mercante (acquisto, trasporto, distribuzione, vendita).http://it.wikipedia.org/wiki/Mercante