Il limerick è un breve componimento in poesia, tipico della lingua inglese, dalle ferree regole (nonostante le infinite eccezioni), di contenuto nonsense, umoristico o scapigliato, che ha generalmente il proposito di far ridere o quantomeno sorridere.

Quella che segue è una traduzione in italiano dall'originale inglese di autore anonimo:

Il limerick comprime l'anatomico
con riso in spazio economico
ma i migliori concepiti
raramente son puliti
e il pulito è raramente comico

Un limerick è sempre composto di 5 versi, di cui i primi due e l'ultimo, rimati tra loro, contengono tre piedi e dunque treaccenti (stress), il terzo e il quarto, a loro volta rimati tra loro, ne contengono solo due. Le rime seguono dunque lo schema AABBA.
Nel limerick più comune il primo verso deve sempre contenere il protagonista, un aggettivo per lui qualificante e il luogo geografico dove si svolge l'azione, mentre i restanti versi sintetizzeranno l'aneddoto e nell'ultimo verso (solitamente) viene richiamato il protagonista, magari definendolo meglio. Le origini del limerick sono assolutamente ignote e per quanto vi siano numerose ipotesi nessuna ricerca ha mai scavato nelle radici di questo licenzioso componimento.

Il calligramma o carme figurato è un tipo di componimento poetico fatto per essere guardato e contemplato oltre che per essere letto (poesia visuale). Nei calligrammi, il poeta disegna un oggetto relazionato al tema principale della poesia. Per esempio, se nella poesia si parla di un castello, le lettere del testo vengono scritte e disposte in modo da formare l'immagine di un castello; A volte però il disegno che scaturisce dalle poesie visuali scritte non ha nessuna relazione con il tema dell'opera.

Lo haiku (俳句? [häikɯ]) è un componimento poetico nato in Giappone nel XVII secolo. Generalmente è composto da tre versi per complessive diciassette more (e non sillabe, come comunemente creduto), secondo lo schema 5/7/5. Inizialmente indicato con il termine hokku (発句? lett. "strofa d'esordio"), deve il suo nome attuale allo scrittore giapponese Masaoka Shiki (1867-1902), il quale coniò il termine verso la fine del XIX secolo, quale forma contratta dell'espressione haikai no ku 俳諧の句 (letteralmente, "verso di un poema a carattere scherzoso"). Il genere haiku, nonostante già noto e diffuso in Giappone, conobbe un fondamentale sviluppo tematico e formale nel periodo Edo, quando numerosi poeti tra cui Matsuo Bashō, Kobayashi Issa, Yosa Buson e, successivamente, lo stesso Masaoka Shiki utilizzarono prevalentemente questo genere letterario per descrivere la natura e gli accadimenti umani direttamente collegati ad essa.

Mario Chini

CORAGGIO
Non pianger; canta.
Se canti, ti si schiara
il cielo e il cuore.

Acrostico. Tipo di poesia in cui le iniziali dei singoli versi, lette nell’ordine, formano una parola o frase (detta anch’essa a.)

Il mesostico (dal greco μέσος, «medio» e στίχος, «verso») è una variante dell'acrostico, in cui, a differenza di quest'ultimo, sono le lettere o le sillabe o le parole centrali di ciascun verso, e non quelle iniziali, che formano un nome o una frase.

Produzione creativa

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Architettura rinascimentale

Il termine Rinascimento fu utilizzato già dai trattatisti dell'epoca per evidenziare la riscoperta dell'architettura romana, di cui nel Quattrocento sopravvivevano integre diverse vestigia.[3] Principale indice di questa riscoperta fu la ripresa degli ordini classici, l'uso di forme geometriche elementari per la definizione delle piante, la ricerca di articolazioni ortogonali e simmetriche, nonché l'impiego della proporzione armonica nelle singole parti dell'edificio.[3] Fu privilegiato l'impiego di volte a vela su pianta quadrata (ad esempio nello Spedale degli Innocenti) e di volte a botte (come nella copertura della basilica di Sant'Andrea a Mantova di Leon Battista Alberti), senza l'uso dei costoloni e dei contrafforti gotici.